INVIA ANCHE TU l’appello di A.P.P.L.E. ai Parlamentari per mantenere il LIMITE DI 6 VOLT/M all’esposizione delle radiazioni delle antenne di telefonia mobile.
“Le linee guida redatte da ICNIRP proteggono solo da effetti termici acuti che si manifestano per esposizioni brevi ed intense. Siamo esposti 24/24 ore ad alti livelli di inquinamento elettromagnetico ambientale che provocano effetti biologici non termici.
In Italia, il valore di attenzione di 6 V/m, calcolato come media nelle 24h, applicato per esposizioni residenziali, permette l’insorgenza di effetti biologici non termici anche di grave entità come tumori, malattie neurodegenerative, deficit di attenzione e memoria, elettrosensibilità, disturbi cardiocircolatori, danni alla fertilità maschile e femminile, danni al DNA.”
LEGGI E INVIA LA LETTERA!
Basta inserire la tua email
Gentilissimi,
A.P.P.L.E. Associazione Per la Prevenzione e Lotta all’Elettrosmog,
A.I.E. Associazione Italiana Elettrosensibili,
ISDE Associazione Medici Per l’Ambiente,
A.M.I.C.A. Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale
e le Associazioni e Comitati che firmano in calce,
apprendono da articoli apparsi sulla stampa nazionale della volontà del governo di emanare un decreto per aumentare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici artificiali a radiofrequenza (CEM/RF).
Nel ricordare che più volte le scriventi, al fine di tutelare la salute pubblica, hanno inviato a tutti i Parlamentari relazioni scientifiche corredate da relativa bibliografia sulla necessità di NON aumentare detti limiti (lettera appello aprile 2021 e aprile 2022), desideriamo evidenziare quanto segue:
Le linee guida redatte da ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection) proteggono solo da effetti termici acuti che si manifestano per esposizioni brevi ed intense.
Siamo esposti 24/24 ore ad alti livelli di inquinamento elettromagnetico ambientale che provocano effetti biologici non termici.
In Italia, il valore di attenzione di 6 V/m, calcolato come media nelle 24h, applicato per esposizioni residenziali (più di 4 ore al giorno), permette l’insorgenza di effetti biologici non termici anche di grave entità.
Tumori, malattie neurodegenerative, deficit di attenzione e memoria, elettrosensibilità, disturbi cardiocircolatori, danni alla fertilità maschile e femminile, danni al DNA, sono alcuni degli effetti avversi non-termici correlati all’esposizione ai campi elettromagnetici artificiali utilizzati dalla tecnologia wireless [ICBE-EMF 2022; BioInitiative Report 2012-2023].
Tali effetti non seguono necessariamente un andamento lineare dose-risposta per quanto riguarda i vari parametri fisici dell’esposizione, inclusa l’intensità. Piccoli aumenti d’intensità possono provocare risposte avverse fortemente amplificate [BioInitiative Report 2012-2023; conclusioni 2012, punto N].
Si precisa che ICNIRP non è un’associazione a carattere scientifico ma una ONG creata nel 1992 con i fondi dell’industria. Molti suoi membri hanno legami con l’industria militare, elettrica e delle telecomunicazioni, che a loro volta dipendono dalle linee guida ICNIRP. Ciò determina un conflitto di interessi evidenziato da numerosi ricercatori [Hardell 2017; Levis et al. 2012].
L’opinione di ICNIRP non rappresenta quella della maggioranza della comunità scientifica coinvolta nella ricerca sugli effetti biologico-sanitari dei CEM [Hardell et al. 2020] e le review fornite da ICNIRP ai governi sono scientificamente inesatte [Hardell & Carlberg 2020].
Le linee guida ICNIRP [2020], come quelle pubblicate in precedenza, presentano gravi limitazioni. L’enorme mole di pubblicazioni scientifiche che evidenzia effetti biologici a livelli non termici, è stata ignorata. Ma gli effetti non termici, come quelli termici, devono essere inclusi nella valutazione del rischio [EPRS/STOA 2021, p. IV]. Inoltre ICNIRP non prevede alcuna tutela per: bambini, donne incinte, adolescenti, malati, soggetti elettrosensibili.
È opportuno precisare che in aprile 2019, in contrasto con l’opinione di ICNIRP (costituito da 13 membri), il gruppo Advisory della IARC (costituito da 29 ricercatori) ha previsto – per il periodo 2020-2024 -, la rivalutazione in “alta priorità” della classificazione delle radiazioni non ionizzanti (RF) già classificate nel 2011 come possibile cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2B) [IARC 2011; IARC 2013] per inserirle eventualmente nel gruppo 2A (probabile cancerogeno) se non nel Gruppo 1 (cancerogeno certo). Tale indicazione si basa sulle nuove evidenze derivanti da test biologici e meccanicistici, cioè relativi ai meccanismi d’azione delle radiofrequenze (RF) su cellule e tessuti animali e umani [IARC 2019].
Tra i meccanismi d’azione implicati negli effetti biologici non termici dei CEM artificiali, vi è la capacità di indurre eccessiva attivazione dei Canali del Calcio Voltaggio Dipendenti (VGCCs) presenti nelle membrane cellulari. Ciò determina un rapido innalzamento intracellulare degli ioni Ca2+ e avvio di sovrapproduzione di radicali liberi, processi di perossidazione, stress ossidativo [Pall 2013], nonché riduzione significativa dei sistemi di difesa antiossidanti [Kivrak et al. 2017].
Il ruolo dello stress ossidativo nell’insorgenza di un ampio spettro di patologie (incluse malattie neurodegenerative e cardiovascolari, diabete e cancro) è ampiamente riconosciuto e largamente studiato [Othman & Yabe 2015].
Al fine di tutelare la salute pubblica è quindi necessario adottare linee guida basate su criteri precauzionali considerando i seguenti aspetti che influiscono nell’induzione di effetti biologi avversi:
– Durata dell’esposizione ai CEM
– Frequenza
– Intensità dei segnali che andrebbe espressa in termini di densità di potenza di picco (W/m2) piuttosto che in termini di campo elettrico (V/m)
– Impulsività
– Polarizzazione
– Modulazione presente nei segnali [EUROPAEM 2016].
Due studi svedesi, riferiti a casi distinti, evidenziano che l’installazione di un’antenna 5G (3,5 GHz) determina un drastico incremento dell’esposizione alle RF accompagnato da un altissima variabilità del segnale (la variabilità è un fattore estremamente importante nell’induzione di effetti biologi avversi). A causa della severità dei sintomi insorti in soggetti sani, sintomi riconducibili all’elettrosensibilità, le persone coinvolte hanno dovuto lasciare i loro appartamenti. Eppure i livelli di CEM/RF registrati erano di gran lunga inferiori a quelli ritenuti “sicuri” dalle linee guida ICNIRP che, come sostengono gli autori, non tutelano la salute umana [Hardell & Nilsson 2023; Nilsson & Hardell 2023].
Un ulteriore studio, condotto su cavie esposte alla tecnologia 5G (frequenza 3,5 GHz, modulazione GSM) evidenzia un incremento dell’incidenza di danni ai neuroni ed un aumento dello stress ossidativo nel cervello. Tali effetti potrebbero favorire l’insorgenza di malattie degenerative come ad es, la demenza [Bektas et al. 2022].
Aumentare la potenza e le frequenze delle Stazioni Radio Base (SRB) implica un aggravamento dell’esposizione della popolazione ai CEM con conseguente incremento dei danni alla salute.
Gli studi sugli effetti avversi dei CEM emessi dalle SRB e condotti in diversi paesi sono numerosi. Citiamo ad es. il lavoro di Rodrigues et al. [2021] in cui si registra, per esposizione ai CEM/RF emessi da una SRB, un incremento dei tassi di mortalità per tutti i tipi di cancro [Rodrigues et al. 2021].
Una recente review, evidenzia come l’esposizione a Stazioni Radio Base (SRB) favorisce l’insorgenza di elettrosensibilità, tumori, cambiamenti di parametri biochimici [Balmori 2022].
Un numero crescente di persone manifesta sintomi di elettrosensibilità (EHS), patologia correlata all’aumento dell’inquinamento elettromagnetico ambientale [Johansson 2006; Hedendahl et al. 2015; Levis et al. 2015; Havas 2019].
L’elettrosensibilità è una complessa reazione avversa multiorgano. Interessa il sistema nervoso centrale e periferico, il sistema nervoso autonomo, l’apparato cardiovascolare, l’apparato tegumentario (cute e annessi cutanei).
Si stima che il 3-5% della popolazione mondiale sia affetta da EHS [Belpomme & Irigaray 2020]. Tale dato è destinato ad aumentare a causa della massiccia esposizione ai CEM artificiali, aggravatadall’implementazione della rete 5G.
Nel 2009, il Parlamento Europeo ha invitato gli Stati membri a seguire l’esempio della Svezia e a
considerare disabili le persone affette da elettrosensibilità garantendo loro adeguata protezione e pari opportunità [Parlamento Europeo 2009]. In seguito, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, nella Risoluzione 1815/2011, ha chiesto di prestare particolare attenzione alle persone elettrosensibili e di introdurre speciali misure per proteggerle, inclusa la creazione di aree libere da onde, non coperte da reti wireless [Consiglio d’Europa 2011].
Eppure a tutt’oggi l’elettrosensibilità, condizione patologica gravemente disabilitante e che spesso implica isolamento sociale, perdita della propria abitazione, del lavoro, degli affetti, non è presa in adeguata considerazione.
Si precisa infine che gli standard di protezione della salute umana dai CEM variano nel mondo. In molti Paesi europei, come ad es. la Svizzera (5 V/m), i livelli di esposizione sono di gran lunga più cautelativi di quelli proposti da ICNIRP che antepone gli interessi dell’industria alla tutela della salute pubblica.
Infatti, le linee guide ICNIRP 2020:
– non sono applicabili a esposizioni a lungo termine e di bassa intensità;
– si basano su informazioni obsolete;
– ignorano importanti studi sugli animali;
– ignorano la vasta mole di studi scientifici che evidenziano effetti biologici non termici;
– non prendono in considerazione le conclusioni di organizzazioni scientifiche come la IARC;
– non proteggono dalle radiazioni del 5G, sulle quali non vi sono adeguati studi in letteratura.
Per tali ragioni, non sono adeguate a tutelare la salute umana e tanto meno quella di bambini e soggetti elettrosensibili [Lin 2023].
È dunque urgente prendere in seria considerazione i gravi rischi per la salute correlati ai campi elettromagnetici artificiali adottando misure adeguate per ridurne l’esposizione. L’urgenza è massima per tutelare i bambini e gli adolescenti nonché i soggetti elettrosensibili [Belpomme et al. 2018].
CHIEDIAMO pertanto:
– di mantenere i valori di attenzione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza attualmente in vigore, 6V/m, adeguati alla tutela degli effetti termici ma non adeguati alla tutela degli effetti non termici ampiamente evidenziati e riconosciuti dalla ricerca indipendente;
– di ripristinare tale valore come media nei 6 minuti (DPCM 8/7/2003) e non nell’arco delle 24 ore;
– di salvaguardare la salute di bambini, donne incinte, adolescenti, malati, soggetti elettrosensibili.
Restiamo in attesa di una Vostra cortese risposta, disponibili a fornire ulteriore documentazione e a partecipare ad un incontro.
Con l’occasione porgiamo i nostri migliori saluti.
Padova, 28.05.2023
Dott. Arch. Laura Masiero, presidente A.P.P.L.E.
Dott. Roberto Romizi, presidente ISDE Italia
Dott. Paolo Orio, presidente A.I.E.
Dott.ssa Lucietta Chiafalà, presidente AMICA-Odv
Per contatti:
Dott. Arch. Laura Masiero applelettrosmog@gmail.com
Dott. Roberto Romizi isde@isde.it
Dott. Paolo Orio Presidente@elettrosensibili.it
Dott.ssa Fabia Del Giudice fabiadelgiudice@gmail.com
Aderiscono:
A.I.S.A.S. Associazione Italiana Salute Ambiente Società
CODACONS – Lecce
CODICI – Lecce
DIRITTIAMOCI Associazione Follerau Italiana
ADICO Associazione Difesa Consumatori
DRIZZA LE ANTENNE Varese
E.B.T.I. Ente Bilaterale Terziario Italiano
COMITATO LECCE VIA CAVO
FEDIMPRESE
COMITATO STOP 5G Casale Monferrato
COMITATO PER IL BENE COMUNE
COMITATO SALUTE AMBIENTE Lecce e Provincia
GECO Genitori Consapevoli Basilicata
ASSOCIAZIONE COVA CONTRO Basilicata
COMITATO STOP 5G UDINE
COMITATO STOP 5G PORDENONE
NO AL CARBONE Brindisi
ASSOCIAZIONE ELETTROSMOG VOLTURINO
COMITATO STOP ELETTROSMOG TREVISO
INIZIATIVA STOP 5G Belluno
GRUPPO STOP 5G Emilia
STOP 5G Veneto
PECORA NERA Sanremo
COMITATO STOP 5G Bussana-Sanremo
COMITATO STRADA DEL BOSCO Coldiroli-Sanremo
GRUPPO STOP 5G Riviera dei fiori
COMITATO TECNOLOGIE SOSTENIBILI
GRUPPO STOP 5G Romagna
STOP 5G Italia
COMITATO BONMOSCHETTO-Sanremo
BIBLIOGRAFIA CITATA
Balmori 2022: Balmori A., «Evidence for a health risk by RF on humans living around mobile phone base stations: From
radiofrequency sickness to cancer», Environmental Research Nov;214(Pt 2):113851. doi: 10.1016/j.envres.2022.113851. Epub 2022
Jul 14. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35843283/
Bektas et al. 2022: Bektas H., Algul S., Altindag F. et al., «Effects of 3.5 GHz radiofrequency radiation on ghrelin, nesfatin-1, and irisin
level in diabetic and healthy brains», Journal of Chemical Neuroanatomy, Dec;126:102168.doi:
10.1016/j.jchemneu.2022.102168. Epub 2022 Oct 8. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36220504/
Belpomme et al. 2018: Belpommme D., Hardell L., Belyaev I., Burgio E., Carpenter D.O., «Thermal and non-thermal health effects of
low intensity non-ionizing radiation: An international perspective». Environmental Pollution, 242(part A): 643-658.
https://doi.org/10.1016/j.envpol.2018.07.019. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30025338/
Belpomme & Irigaray 2022: Belpomme D. and Irigaray P., «Why electrohypersensitivity and related symptoms are caused by nonionizing
man-made electromagnetic fields: An overview and medical assessment», Environmental Research Sep;212(Pt A):113374.
doi: 10.1016/j.envres.2022.113374. PMID: 35537497 https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35537497/
Bioinitiative Report 2012-2023: «A Rationale for a Biologically-based Public Exposure Standards for Electromagnetic Fields (ELF and
RF)» (meta-analisi di oltre 4000 studi peer-reviewed sui CEM artificiali di bassa intensità). https://bioinitiative.org/table-of-contents/
Consiglio d’Europa 2011: Assemblea Parlamentare, Consiglio d’Europa, Risoluzione n. 1815 del 27 maggio 2011 «The potential
dangers of electromagnetic fields and their effect on the environment». https://assembly.coe.int/nw/xml/XRef/Xref-XML2HTMLen.
asp?fileid=17994
in italiano: http://www.infoamica.it/wp-content/uploads/2012/06/Risoluzione-europea_campi-elettromagnetici.pdf
EUROPAEM 2016: Belyaev I., Dean A., Eger H. et al., «EUROPAEM EMF Guidelines 2016 for the prevention, diagnosis and
treatment of EMF-related health problems and illnesses». Reviews on Environmental Health 31(3): 363-397. doi:
10.1515/reveh-2016-0011;
versione in italiano: https://www.isde.it/wp-content/uploads/2018/03/EUROPAEM_EMF_2016_Italiano.pdf
EPRS/STOA 2021: STOA – Panel for the Future of Science and Technology EPRS | European Parliamentary Research Service, «Health
Impact of 5G», July 2021 https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2021/690012/EPRS_STU(2021)690012_EN.pdf
Hardell 2017: Hardell L., «World Health Organization, radiofrequency radiation and health, a hard nut to crack (Review)».
International Journal of Oncology 51: 405-413. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28656257/
Hardell et al. 2020: Lettera di Hardell e di altri 22 ricercatori del 7.01.2020 indirizzata a Simonetta Sommaruga, presidente della
Confederazione svizzera.
http://www.5gappeal.eu/wp-content/uploads/2020/01/berenis_uvek_january-2020.pdf
Hardell & Carlberg 2020: Hardell L. and Carlberg M., «Health risks from radiofrequency radiation, including 5G, should be
assessed by experts with no conflicts of interest». Oncology Letters 20(4): 15.
Hardell & Nilsson 2023: Hardell L. and Nilsson M., «Case Report: The Microwave Syndrome after Installation of 5G
Emphasizes the Need for Protection from Radiofrequency Radiation», Annals of Case Reports, 8: 1112.
DOI: https://doi.org/10.29011/2574-7754.101112. https://www.gavinpublishers.com/article/view/case-report-themicrowave-
syndrome-after-installation-of-5g-emphasizes-the-need-for-protection-from-radiofrequency-radiation
Havas 2019: Havas M., «Electrohypersensitivity (EHS) is an Environmentally-Induced Disability that Requires Immediate Attention».
Journal of Science Discovery 3(1): jsd 18020. http://www.e-discoverypublication.com/wp-content/uploads/2019/03/JSD18020-
final.pdf
Hedendahl et al. 2015: Hedendahl L., Carlberg M., Hardell L., «Electromagnetic hypersensitivity – an increasing challenge to the
medical profession». Reviews on Environmental Health 30(4): https://www.degruyter.com/document/doi/10.1515/reveh-2015-
0012/html
IARC 2011: Baan R., Grosse Y., Lauby-Secretan B., El Ghissassi F., Bouvard V., Benbrahim-Tallaa L. et al., WHO International Agency
for Research on Cancer Monograph Working Group: «Carcinogenicity of radiofrequency electromagnetic fields». Lancet Oncology
12: 624–626. https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045%2811%2970147-4/fulltext
IARC 2013: International Agency for Research on Cancer Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans. Vol. 102.
«Non-ionizing radiation, part 2: Radiofrequency electromagnetic fields». Lyon (France), International Agency for Research on Cancer
Press. http://monographs.iarc.fr/ENG/Monographs/vol102/mono102.pdf
IARC 2019: Monographs Priorities Group, «Advisory Group recommendations on priorities for the IARC Monographs». Lancet
Oncology 20(6): 763-764. https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(19)30246-3/fulltext
ICBE-EMF 2022: International Commission on the Biological Effects of Electromagnetic Fields (ICBE-EMF), «Scientific evidence
invalidates health assumptions underlying the FCC and ICNIRP exposure limit determinations for radiofrequency radiation:
implications for 5G», Environmental Health vol. 21, Article number: 92.
ICNIRP 2020: «ICNIRP Guidelines for limiting exposure to electromagnetic fields (100 kHz to 200 GHz)». Health Physic 118(5): 483-
524: https://www.icnirp.org/en/activities/news/news-article/rf-guidelines-2020-published.html
Johansson 2006: Johansson O., «Electrohypersensitivity: state of the art of a functional impairment”. Electromagnetic Biology and
Medicine 25(4): 245-258. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17178584/
Kivrak et al. 2017: Kivrak E.G., Yurt K.K., Kaplan A.A. et al., «Effects of electromagnetic fields exposure on the antioxidant defense
system». Journal of Microscopy and Ultrastructure 5: 167-176. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30023251/
Levis et al. 2012: Levis A.G., Gennaro V., Garbisa S., «Business bias as usual: the case of electromagnetic pollution», in AA.VV.,
Social costs today: Institutional analyses of the present crises, New York, Routledge pp. 225-
268.https://www.researchgate.net/publication/267227976_Business_bias_as_usuall_The_case_of_electromagnetic
Levis et al. 2015: Levis A.G., Masiero L., Orio P., Garbisa S., «Health Effects of Mobile Phone Usage» in Zheng Ian (ed.), Encyclopedia
of Mobile Phone Behavior, Hershley PA [Global U.S.A.] pp. 1-36. https://www.igi-global.com/chapter/health-effects-of-mobilephone-
usage/130178
Lin 2023: Lin J. C., «RF Health Limits and Recommendations» [Health Matters], IEEE Mocrowave Magazine 24(6):18-22;77. doi:
10.1109/MMM.2023.3255659 https://ieeexplore.ieee.org/document/10121536
Nilsson & Hardell 2023: Nilsson M. and Hardell L., «Development of the Microwave Syndrome in Two Men Shortly after Installation
of 5G on the Roof above their Office». Annals of Clinical Case Reports Vol 8 (1): 2378. ISSN: 2474-1655
Othman & Yabe 2015: Othman S.B. and Yabe T., «Use of Hydrogen Peroxide and Peroxyl Radicals To Induce Oxidative Stress In
Neuronal Cells», Reviews in Agricultural Science 3: 40-45. https://www.jstage.jst.go.jp/article/ras/3/0/3_40/_article
Pall 2013: Pall M., «Electromagnetic fields act via activation of voltage-gated calcium channels to produce beneficial or adverse
effects». Journal of Cellular and Molecular Medicine 17(8): 958-965. doi:10.1111/jcmm.12088.
Parlamento Europeo 2009: Risoluzione del Parlamento Europeo del 2 aprile 2009 sulle preoccupazioni per la salute connesse ai
campi elettromagnetici, art. 28. Procedura 2008/2211. (INI) https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-
//EP//TEXT+TA+P6-TA-2009-0216+0+DOC+XML+V0//IT
Rodrigues et al. 2021: Rodrigues N.C.P., Dode A.C., Noronha M.K.N. et al., «The Effect of Continuous Low-Intensity Exposure to
Electromagnetic Fields from Radio Base Stations to Cancer Mortality in Brazil».
International Journal of Environmental Research and
Public Health 18(3): 1229. https://www.mdpi.com/1660-4601/18/3/1229
Autore dell’articolo
Articoli della Redazione di VITA
Privacy Policy - Cookies Policy
Movimento Politico VITA - sede Legale in Bassano del Grappa - Viale 11 febbraio n. 13 - 36061 - CF 96539230589
2022 Copyright© Tutti i Diritti riservati
Privacy Policy
Cookie Policy