I punti fermi delle candidate VITA alle elezioni europee
Interrompiamo immediatamente la corsa agli armamenti con i fondi del bilancio europeo e potenziamo i fondi per la cooperazione.
Interrompiamo il sostegno armato ai paesi in guerra e scegliamo l’impegno diplomatico europeo per la Pace.
Costruiamo un presente e un futuro di Pace.
Rimettiamo al centro l’individualità del rapporto medico-paziente, fuori le lobbies farmaceutiche dalle decisioni politiche.
No a procedure emergenziali centralizzate e autoritarie lesive dei diritti umani.
Liberariamo gli investimenti per i presìdi medico-sanitari del territorio.
Rimettiamo in discussione dei contributi dell’UE all’OMS.
No al trattato pandemico dell’OMS e abolizione del green pass europeo.
Sì alla responsabilità delle aziende del farmaco e al sostegno ai danneggiati da vaccini.
L’autoproduzione è un diritto, come anche è un diritto poter scegliere cibo sano, nutriente e culturalmente appropriato.
No a OGM, NBT, TEA e no ai brevetti sulla vita e sulle sementi.
Tuteliamo e diamo il giusto riconoscimento al lavoro degli agricoltori di piccola scala e liberiamoli dalla burocrazia.
Redistribuiamo i profitti della filiera, con l’autentico supporto al consumo locale da produzioni agroecologiche.
La sovranità monetaria è indispensabile.
Senza di essa gli Stati europei hanno cessato di essere propriamente tali e sono finiti ostaggio dei banchieri prestatori a interesse.
No all’euro e ad un’economia basata sull’austerity e sulla competitività.
Sì all’economia reale che rende prosperi i territori e i suoi abitanti con equità.
Sì a strumenti immediati per monete complementari a sostegno delle economie locali e circolari.
Sì alla libera circolazione del contante e al contenimento dei piani di digitalizzazione monetaria.
L’Italia è già abbondantemente punteggiata da basi militari americane (alcune anche segrete) e da basi NATO.
No a nuove aree sottratte a cittadini e destinate a militari anche stranieri.
No ai piani europei di investimenti nelle grandi infrastrutture per facilitare la mobilità militare.
No ad espropri e alla colonizzazione del territorio con 5G, grandi infrastrutture eoliche e fotovoltaiche per energia finta green, tarata a beneficio di grandi multinazionali estere.
Libera scelta dei territori.
La Natura è vita: liberiamola dalla logica del profitto e del capitale.
Includere le esternalità negative sull’ambiente nella valutazione di ogni politica economica.
Smascherare i piani della finta transizione ecologica e promuovere tecnologie e pratiche rispettose dell’ambiente e di tutta la biosfera.
No al taglio dei boschi per alimentare grandi impianti di produzione elettrica.
Liberiamo le parole di chi ha a cuore il bene comune e che sono state colonizzate e cooptate dal globalismo. Liberiamo l’informazione dalla propaganda e dalla censura, dall’algoritmo e dallo scientismo.
Con il coraggio della verità ricostruiamo il dibattito democratico al di là del conflitto di interessi e dello strapotere dei grandi gruppi finanziari.
Libertà per i giovani italiani di vivere, sviluppare i propri interessi e coltivare i propri talenti, formandosi liberamente anche attraverso la conoscenza dei popoli, delle culture e delle lingue europee.
Libertà di poter anche scegliere di lavorare in prosperità nel nostro paese.
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