L’assenteismo di Zingaretti nei suoi 10 anni come Presidente alla Regione Lazio era eclatante. Io, che in ufficio ci andavo ogni giorno, credo di averlo visto non più di 10 volte.
Questa pratica era accettata da tutti, nel silenzio della prassi e del potere del presidente. Nessuno osava contestare il deus ex machina, che gestiva un potere enorme, fra nomine, appalti, accreditamenti nella sanità.
Io denunciavo gli impicci di Zingaretti non solo in aula durante le noiose sedute del Consiglio Regionale, ma anche in Procura….ed ecco che delle decine di denunce fatte, per me evidenti, finalmente almeno un giudice ha avuto il coraggio di squarciare quel muro di impunità e arroganza dove Zingaretti si è nascosto dal 2013 al 2023, 10 anni da Presidente della Regione Lazio.
È di oggi la notizia che i magistrati hanno rinviato a giudizio i suoi 4 collaboratori più stretti.
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/09/28/zingaretti-in-regione-solo-per-finta-chiesto-il-processo-per-quattro-suoi-ex-collaboratori/7306187/
Cronicamente assente, perché “impegnato in attività istituzionale”.
Invece era in giro per farsi gli affari suoi, mischiando impegni personali con impegni di partito con impegni istituzionali.
È mia la denuncia che ha aperto le indagini, permettendo di scovare solo nel 2019 ben 38 atti giustificativi falsi. Nella mia denuncia avevo anche allegato la foto di Zingaretti che da un palco della festa dell’unità faceva campagna elettorale per uno degli anonimi candidati del PD mentre contemporaneamente doveva stare in aula (ed era pagato per quello) a votare provvedimenti importanti per tutti i cittadini.
Se ne stava in giro, non solo agli eventi del pd, e in aula a fare il suo dovere non ci veniva…. Ma da tutti in Consiglio veniva considerato “assente giustificato” (quindi contava per il numero legale…e quindi tutte le votazioni in aula erano falsate).
Non per me, che credo nella politica al servizio dei cittadini.
Ho presentato un’interrogazione in Aula e quindi, una denuncia in procura.
Eppure lui non è nemmeno indagato. Ne pagheranno forse le conseguenze i suoi collaboratori, strapagati, che hanno firmato il falso per lui.
Si dovrebbe dimettere oggi stesso. Eppure, in questo preciso momento, se ne sta comodo sulla sua poltrona di parlamentare, con la coscienza sporca.
Dietro la sua immunità e la sua impunità.
Non è questa la politica che ci meritiamo.
Diciamo basta alla politica dei conflitti di interesse, degli affari sporchi, dei favori e dell’impunità.
Crediamo nella politica per i cittadini, per una VITA dignitosa per tutti, riconquistiamo i nostri desideri e il nostro futuro. Scegliamo la VITA.
Leggi la mia interrogazione in aula sull’assenteismo di Zingaretti dell’aprile 2020
Leggi l’esposto presentato in Procura