di Carlo Papalini
Una larga massa di dati sperimentali provenienti da ogni parte del mondo dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio il ruolo svolto dalla vegetazione forestale nella protezione del suolo dall’erosione e il contenimento del deflusso.
Un breve report dal Macrolibrarsi Fest, che ha avuto luogo a Cesena il 21 e il 22 settembre 2024. Ci abbiamo fatto un giro, ricavandone sensazioni, idee ed emozioni.
Le dighe rappresentano sempre un argomento controverso nelle discussioni ambientali, evidenziando una complessa interazione tra sviluppo umano e conservazione ecologica.
Sebbene siano spesso elogiate per i loro benefici economici e la capacità di immagazzinare acqua per scopi agricoli, le conseguenze...
CARRELLATA SUL DECLINO VERDE
Intervista a uno dei “Padri” dell’Ambientalismo italiano, Franco Tassi, che ne avevavissuto ogni fase: nascita, crescita, successo, declino. Perché il Verde sta fallendo?
di Carmelo Nicoloso
UNITA’ MEMORIA STORICA
Ripercorrendo la storia passata, colpiscono...
Macchinari per catturare la CO2 nell’atmosfera e poi stoccarla negli oceani, tagliare boschi per sotterrarli, insomma uno spreco enorme di energia e distruzione di ambienti naturali e tutto per alimentare la teoria dei cambiamenti climatici causati dall’incremento di CO2 nell’atmosfera.
Poiché gli interventi politici, sociali ed economici si fondano sulla narrazione climatica dominante, che va ribadito è una teoria, non un fatto accertato, sarebbe doveroso fermarsi a riflettere anche perché nel tempo sono stati commessi, nel nome della CO2, molti errori.
La crisi climatica è in realtà una crisi della scienza della terra sostituita da comportamenti necessitati di sviluppo di una economia lineare senza più controllo delle democrazie.
La selvicoltura di carattere interventista non è circolare perché impatta l’integrità ecosistemica, così come ogni estrazione di risorse naturali non può essere considerata ad impatto neutro.