Comunicato Stampa
L’assenteismo di Zingaretti nei suoi 10 anni come Presidente alla Regione Lazio era eclatante.
Questa pratica era accettata da tutti: nessuno osava contestare il deus ex machina, che gestiva un potere enorme, fra nomine, appalti, accreditamenti nella sanità.
Barillari dichiara: “Denunciavo, da solo, gli impicci di Zingaretti non solo in aula durante le noiose sedute del Consiglio Regionale, ma anche in Procura….finalmente almeno un giudice ha avuto il coraggio di squarciare quel muro di impunità e arroganza dietro il quale Zingaretti si è nascosto dal 2013 al 2023, nei 10 anni da Presidente della Regione Lazio”.
È di questi giorni la notizia che i magistrati hanno rinviato a giudizio i suoi 4 collaboratori più stretti che dichiaravano ufficialmente, mentendo, che lui era “impegnato in attività istituzionale”.
Zingaretti era in giro per fare campagna elettorale, mischiando impegni personali con impegni di partito con impegni istituzionali.
Barillari continua: “È mia la denuncia che ha aperto le indagini, permettendo di scovare solo nel 2019 ben 38 atti giustificativi falsi. Ma c’è molto di più: un sistema di potere e connivenza che coinvolge i Presidenti del Consiglio Regionale del Lazio che si sono succeduti, coprendo le spalle di Zingaretti, e gli stessi membri della maggioranza PD, perfettamente a conoscenza della “prassi assenteista” del loro capo-padrone. Nella mia denuncia ho anche allegato la foto di Zingaretti che da un palco della festa dell’unità faceva campagna elettorale per uno degli anonimi candidati del PD mentre contemporaneamente doveva stare in aula (ed era pagato per quello) a votare provvedimenti importanti per tutti i cittadini. Provvdimenti importanti passati per 1 solo voto, falsato, che sarebbero tutti da annullare!”
Appare assurdo che Nicola Zingaretti non sia nemmeno indagato. Ne pagheranno le conseguenze i suoi collaboratori, strapagati, che hanno firmato il falso per lui. Era impossibile che non sapesse nulla di questa pratica illegale andata avanti per anni, molto probabilmente per tutti i 10 anni delle sue due legislature. Afferma di non saperne nulla ? Peccato che per ogni convocazione in aula lui riceveva un invito personale….
Barillari conclude affermando: “Zingaretti non verra’ processato, si sacrificheranno i suoi compagni di partito per lui. Zingaretti si dovrebbe dimettere oggi stesso. Eppure, in questo preciso momento, se ne sta comodo sulla sua poltrona di parlamentare, con la coscienza sporca. Dietro la sua immunità e la sua impunità”.
Non è questa la politica che ci meritiamo.
Diciamo basta alla politica dei conflitti di interesse, degli affari sporchi, dei favori e dell’impunità.
Crediamo nella politica per i cittadini, per una VITA dignitosa per tutti, riconquistiamo i nostri desideri e il nostro futuro. Scegliamo la VITA.