Ceduazioni e distruzione dei suoli agricoli sono le cause delle alluvioni. I suoli agricoli e forestali sono continuamente devastati da esigenze alimentari, termiche ed energetiche. Solo l’Humus di quarto livello e gli alberi vetusti assorbono la pioggia altrimenti, il dilavamento, ruscellamento, scorrimento, aumentano il deflusso e la conseguente portata dei fiumi, già violentati da opere umane che li privano del naturale rallentamento della corrente. La crisi climatica è in realtà una crisi della scienzadella terra sostituita da comportamenti necessitati di sviluppo di una economia lineare senza più controllo delle democrazie. Il clima cambia perché distruggiamo la terra, perché tagliamo gli alberi, perché gettiamo nei campi agricoli tonnellate di agenti chimici di ogni tipo, che aumentano apparentemente la quantità di prodotti distruggendo però la naturale fertilità dei suoli. Gli alberi e i boschi sono l’elemento chiave della pompa biotica che regola il ciclo della acqua anche a livello locale.
Piantare alberi non basta!
E’ una trappola mentale utile alla speculazione boschiva. I boschi utili all’equilibrio ecoosistemico ambientale ed idrogeologico sono quelli lasciati alle dinamiche naturali. Si chiama rewild o proforestazione. Solo in casi ben documentati si può ricorrere al restuaro forestale che risponde a logiche differenti di quelle selvicolturali. Poi certamente c’è il problema delle urbanizzazioni e consumo di suolo la misura per ogni territorio si può facilmente osservare dai satelliti.
Noi per primi dobbiamo diventare custodi dei boschi, il nostro invito, come comunità responsabile di se stessa e del proprio territorio è di attivarsi per verificare e vigilare sullo stato dell’arte dei boschi delle nostre zone. A questo link è possibile controllare lo stato del proprio territorio, la diminuzione della copertura forestale e l’utilizzo del suolo. https://gfw.global/45eEE7I Difendiamo il nostro territorio, difendiamo la nostra VITA.