Il Commento di Veronica Giannone
Non esiste una guerra che porti alla pace.
Non esiste un’arma che non uccida.
Esistono però le istituzioni, in ogni Nazione. Persone che si mettono a disposizione della popolazione e che, attraverso la loro voce, la rappresentano e lavorano nell’interesse comune per migliorare le condizioni di vita di ogni individuo. Tutto ciò resta in teoria, nella pratica e tutt’altra cosa.
La diplomazia che avremmo dovuto imparare ad applicare nei decenni, soprattutto guardando alla storia passata, non è stata presa in considerazione, se non per accontentare un pubblico, perché ormai questo siamo noi cittadini di questo mondo, attraverso finti tentativi di risoluzione delle problematiche attuali, perché si pensasse che qualcosa si è fatto per evitare questa guerra che interessa tutti.
È stato preferito trovare un unico colpevole, quando di colpevoli Ve ne sono diversi.
Qualcuno ha deciso di premere il grilletto prima di altri, ma prima di lui qualcun altro ha deciso di farlo. Così come, negli anni precedenti, qualcun altro ha deciso di creare un esercito sempre più grande grazie alle sempre più numerose adesioni di altri Stati.
E qualcun altro ha deciso l’appartenenza di alcune popolazioni, nonostante le stesse avessero espresso un parere differente. È un po’ come una gara a chi è più forte, una sorta di braccio di ferro infinito e a discapito di vite umane, certo non le proprie. Ed arriviamo ad oggi, all’invio di armi, alle continue sanzioni… Sosteniamo la guerra perché possa arrivare la pace.
Questo è il messaggio.
Ma è solo una ridefinizione dei poteri che, una volta distrutto il popolo sacrificabile, riconosceranno il più forte. Ma con quali e quante perdite? Non sono mai stata favorevole all’invio delle armi, alle sanzioni imposte alla Russia e ai danni che hanno e che stanno arrecando.
Ho espresso la mia posizione mesi fa nelle sedi opportune, richiedendo azioni diplomatiche serie e concrete per evitare morte e distruzione, continuerò pertanto, insieme a Sara Cunial, al direttivo di VITA e a tutti i suoi sostenitori a dire NO ALLA GUERRA, NO ALLE ARMI.