Il programma VITA per il Sudtirolo, con Renate Holzeisen Candidata Presidente per la Provincia Autonoma di Bolzano.
Insieme per un mondo nuovo, nel rispetto del diritto inalienabile di tutte le espressioni e manifestazioni della VITA.
Sommario
La dignità umana è inviolabile! Negli ultimi tre anni e mezzo l’Amministrazione sudtirolese, come lo Stato centrale italiano e l’Unione Europea, si son macchiate di gravissime violazioni dei diritti umani e individuali, inconcepibili fino a poco tempo fa.
VITA considera il ricatto attraverso obblighi diretti e indiretti di “vaccinazione” un crimine contro l’umanità. Il corpo umano va considerato intoccabile e non può essere oggetto di nessun tipo di violazione.
VITA si batte per la piena difesa delle libertà e dei diritti umani fondamentali, in primo luogo quelli individuali e naturali.
VITA ripugna la speculazione condotta sul genoma anche umano: la vita non è brevettabile.
Non c’è democrazia senza la tutela della libera espressione delle opinioni e quindi della libera formazione della volontà!
Il Sudtirolo era già caratterizzato da un quasi-monopolio mediatico prima della cosiddetta pandemia.
Dal 2020, i media sudtirolesi sono poi diventati puri portavoce della “propaganda della pandemia e della vaccinazione”: le voci critiche sono state messe a tacere dai media di sistema, finanziati o sostenuti però con i proventi delle tasse e delle imposte di tutti.
Attualmente, su impulso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’Unione Europea, si sta imponendo ai media e agli Stati membri un obbligo di censura che al momento è concentrata su temi sanitari e sulla questione del cambiamento climatico, in assenza di un dibattito aperto, con l’obiettivo di tacitare la libera e vera informazione.
I media non possono essere dei meri portavoce dell’ “unica verità” prescritta autoritariamente: debbono bensì essi stessi andare criticamente alla ricerca della verità.
VITA si oppone al finanziamento pubblico dell’editoria e dei media per evitare conflitti di interesse e censura, e promuove la libertà di opinione ai fini di un serio dibattito pubblico, indispensabile per una libera e piena formazione della volontà. Il cosiddetto quarto potere in democrazia è il vero giornalismo.
VITA si batte per il rafforzamento e la protezione degli strumenti di democrazia diretta, incluso il referendum propositivo.
L’attacco alla nostra autonomia è sempre più violento: le nostre competenze legislative primarie (protezione civile, agricoltura, turismo, artigianato, scuola materna, edilizia abitativa, ecc.) vengono continuamente minate: dall’UE, dall’OMS, dalla BCE, dalla Nato o da trattati commerciali internazionali totalmente sbilanciati a favore delle multinazionali estere.
Ecco quindi i divieti di produzioni locali tradizionali, i contributi a produzioni di cibo in laboratorio, le limitazione della libertà di circolazione che uccidono la nostra economia e il turismo.
VITA vuole difendere la tradizionale autonomia sudtirolese e rafforzarla: la tutela dell’ecosistema produttivo, agricolo, sociale, lavorativo tradizionale è la base di partenza. I fondi cooperativi devono rilanciare il territorio, nella sua vocazione alla produzione di qualità in ogni settore, con attenzione ai giovani e alle donne.
VITA si batte per la tutela e la promozione della struttura agricolo-imprenditoriale su piccola scala e tradizionale, che caratterizza il Sudtirolo, garantendo l’equazione del made in Sudtirolo come marchio di assoluta qualità ad alta redditività, con investimenti dedicati.
L’UE, l’OMS, il FMI e i soliti organismi internazionali vogliono imporre la loro visione dittatoriale fatta di regole a favore del più forte, che comportano la distruzione del lavoro e dell’imprenditoria locale.
La BCE vuole imporre un modello bancario sempre più distopico: euro digitale centralizzato, ipotesi di rating sociale, tecnocrazie fuori da ogni controllo democratico, regole monetarie e bancarie assurde e distruttive.
L’attività di ricerca e sviluppo è sempre più centralizzata e orientata al mero profitto di breve periodo a favore della finanza, ed è monopolizzata dalle grandi multinazionali straniere,che poi impongono i loro prodotti in ogni settore.
Negli ultimi anni l’impoverimento subdolo delle classi lavoratrici e della classe media si è trasformato in un processo che cresce a ritmo galoppante.
La pressione sulle piccole e medie imprese e sui lavoratori autonomi attraverso misure pandemiche e la conseguente dipendenza dai sussidi statali di molti disoccupati e inoccupati, in particolare in giovane età, sono emergenze che richiedono risposte radicali.
Il servizio sanitario sudtirolese ha mostrato le sue gravi inadeguatezze già da prima della cosiddetta pandemia; con il covid, gli operatori sanitari sudtirolesi sono stati sospesi più rapidamente che altrove e ora lavorano all’estero, con gravi carenza di organico nei nostri ospedali e fra i medici di base, ormai estremamente carenti in molti luoghi. I tempi di attesa per le cure specialistiche sono divenuti inaccettabilmente lunghi.
Le restrizioni imposte al contatto tra i pazienti degenti e i loro cari, e gli obblighi di effettuare test diagnostici perfino in assenza di sintomi, hanno trasformato gli ospedali in luoghi dove prevalgono astratti protocolli sulla osservazione clinica e sul compito di sostenere i processi di guarigione. Tali protocolli emessi da autorità burocratiche centrali si sono rivelati non solo deresponsabilizzanti per il personale medico-sanitario, ma perfino contrari al codice etico e spesso dannosi.
Il fallimento della magistratura negli ultimi tre anni e mezzo è particolarmente evidente in Sudtirolo. Ciò può essere dovuto anche alla politicizzazione della magistratura, già pre-esistente in Sudtirolo, nonché ai legami troppo stretti, anche di parentela, dei responsabili della magistratura con quelli dell’esecutivo e dei media.
I nostri bambini, i nostri giovani, sono stati danneggiati in modo permanente negli ultimi tre anni e mezzo, tra l’altro, dalle mascherine obbligatorie nelle scuole, dai lockdowns, dalla “pressione vaccinale di Covid-19”, dalla nostra stessa esperienza o osservazione della discriminazione sociale e dell’esclusione degli altri, da parte di una società priva di una bussola etica.
Sempre di più la cultura è sinonimo di merce, di imposizione di senso, di propaganda e transumanesmo.
L’isteria climatica non basata su evidenze scientifiche, che viene ovviamente utilizzata come ennesima emergenza – dopo la presunta pandemia di Covid 19 – e strumento di controllo disumano e antidemocratico.
Le forze dell’ordine non hanno il controllo della vera criminalità che insiste sul nostro territorio, soprattutto a Bolzano. Negli ultimi anni invece molti cittadini e i contribuenti sudtirolesi, che rivendicano la loro dignità e i loro diritti umani, si sono trovati di fronte a un concentrato di forze di polizia durante manifestazioni e passeggiate di protesta pacifiche.
Die Menschenwürde ist unantastbar! In den letzten dreieinhalb Jahren hat sich Südtirol ebenso wie der italienische Zentralstaat und die Europäische Union grober Verletzungen der Menschen- und Persönlichkeitsrechte schuldig gemacht, die bis vor Kurzem noch unvorstellbar waren. VITA betrachtet die Erpressung durch direkte und indirekte “Impf”-pflicht als Verbrechen gegen die Menschheit. Der menschliche Körper ist als unantastbar zu betrachten und kann nicht Gegenstand irgendeiner Art von Verletzung sein.
Es gibt keine Demokratie ohne den Schutz der freien Meinungsäußerung und damit der freien Willensbildung! Südtirol war bereits vor der sogenannten Pandemie durch ein quasi-Medienmonopol gekennzeichnet. Seit 2020 sind die Südtiroler Medien dann zu reinen Sprachrohren der “Pandemie- und Impfpropaganda” geworden: Kritische Stimmen wurden von den Systemmedien, die von uns allen mit Steuergeldern finanziert werden, zum Schweigen gebracht. Gegenwärtig wird auf Betreiben der Weltgesundheitsorganisation (WHO) und der Europäischen Union den Medien und den Mitgliedstaaten eine Zensur auferlegt, die sich derzeit auf Gesundheitsthemen und die Frage des Klimawandels konzentriert, ohne dass eine offene Debatte stattfindet. Dies geschieht mit dem Ziel, freie und wahre Informationen der Bevölkerung vorzuenthalten. Die Medien können nicht nur Sprecher der autoritär verordneten “einen Wahrheit” sein: Sie müssen selbst kritisch nach der Wahrheit suchen.
Der Angriff auf unsere Autonomie wird immer heftiger: Unsere primären Gesetzgebungsbefugnisse (Zivilschutz, Landwirtschaft, Tourismus, Handwerk, Kindergarten, Wohnungsbau usw.) werden ständig untergraben: durch die EU, die WHO, die EZB, die NATO oder internationale Handelsverträge, die völlig unausgewogen zugunsten ausländischer multinationaler Unternehmen sind. Daher die Verbote traditioneller lokaler Produktion, Beiträge zur Lebensmittelproduktion im Labor, die Einschränkungen der Freizügigkeit, welche unsere Wirtschaft, inklusive Tourismus, zerstören.
Die EU, die WHO, der IWF und die üblichen internationalen Organisationen wollen ihre diktatorische Vision von Regeln zugunsten des Stärkeren durchsetzen, was die Vernichtung von Arbeitsplätzen und Unternehmertum vor Ort zur Folge hat. VITA will sich diesen inakzeptablen Eingriffen entschieden entgegenstellen; Artikel 4 der italienischen Verfassung schützt das Recht auf Arbeit und Artikel 41 wiederum verankert das Grundrecht auf freie wirtschaftliche Tätigkeit, solange sie ethisch und unter Achtung des Lebens erfolgt.
Die EZB will ein zunehmend dystopisches Bankenmodell durchsetzen: den zentralisierten digitalen Euro, soziale Bewertungssysteme, Technokratien, die sich der demokratischen Kontrolle völlig entziehen, absurde und destruktive Währungs- und Bankenregeln.
Forschung und Entwicklung werden zunehmend zentralisiert und auf kurzfristigen Profit zugunsten der Finanzwelt ausgerichtet und von großen ausländischen multinationalen Konzernen monopolisiert, die dann ihre Produkte in jedem Sektor durchsetzen.
In den letzten Jahren hat sich die schleichende Verarmung der Arbeiter- und Mittelschicht zu einem galoppierenden Prozess entwickelt. Der Druck auf kleine und mittlere Unternehmen und Selbstständige durch pandemische Maßnahmen und die daraus resultierende Abhängigkeit vieler Arbeitsloser und noch niemals Erwerbstätiger, insbesondere junger Menschen, von staatlichen Leistungen sind Notlagen, die radikale Antworten erfordern.
Das Südtiroler Gesundheitswesen hat schon vor der so genannten Pandemie seine gravierenden Unzulänglichkeiten gezeigt; mit Covid wurde das ungeimpfte Südtiroler Gesundheitspersonal schneller als anderswo suspendiert und arbeitet nun im Ausland, mit nunmehr gravierendem Personalmangel in unseren Krankenhäusern und bei den Hausärzten, die nun vielerorts extrem unterbesetzt sind. Die Wartezeiten für fachärztliche Behandlungen sind unannehmbar lang geworden. Die Beschränkung des Kontakts zwischen stationären Patienten und ihren Angehörigen und die Verpflichtung zur Durchführung diagnostischer Tests auch bei fehlenden Symptomen, haben die Krankenhäuser zu Orten gemacht, an denen abstrakte Protokolle der klinischen Beobachtung und der Aufgabe, Heilungsprozesse zu unterstützen, vorgehen. Solche von zentralen bürokratischen Behörden herausgegebenen Behandlungsanweisungen haben sich nicht nur als entmündigend für das medizinische Personal erwiesen, sondern sogar als unethisch und oft schädlich.
Das Versagen der Justiz in den letzten dreieinhalb Jahren ist in Südtirol besonders deutlich. Dies mag auch an der in Südtirol bereits vorher vorhandenen Politisierung der Justiz, sowie an der zu engen, ja auch verwandtschaftlichen Verflechtung der Justizverantwortlichen mit den Verantwortlichen in der Exekutive und den Medien liegen.
VITA wird nicht müde werden, auf diesen, Demokratie zerstörenden juristischen Notstand hinzuweisen, bis er beendet ist.
Unsere Kinder, unsere Jugendlichen, sind in den letzten dreieinhalb Jahren nachhaltig geschädigt worden, unter anderem durch den Maskenzwang in den Schulen, durch Lockdowns, durch den “Covid-19-Impfdruck”, durch die eigene Erfahrung oder Beobachtung von sozialer Diskriminierung und Ausgrenzung anderer, durch eine Gesellschaft ohne ethischen Kompass.
VITA steht für eine konsequente und umfassende Wahrung der Interessen und Rechte unserer Kinder und Jugendlichen; sie steht für einen selbstbestimmten und kritikfähigen Menschen. Die Schule spielt eine wesentliche Rolle für die Entwicklung eines mündigen Bürgers; sie steht für ein Schulsystem, das auf der Förderung der individuellen Begabungen der Kinder und Jugendlichen basiert.
VITA unterstützt die Stärkung der humanistischen Bildung und gleichzeitig die Verbesserung der gesellschaftlichen Würdigung wichtiger Berufe und wendet sich entschieden gegen den Ersatz von Lehrern durch sogenannte künstliche Intelligenz und Fernunterricht. VITA spricht sich für ein starkes Angebot an mehrsprachigen Schulen und Kindergärten aus.
VITA kämpft für den Schutz des Elternunterrichts und der Alternativschulen, die in den letzten dreieinhalb Jahren die einzigen Bildungsorte waren, an denen unsere Kinder vor autoritären Maßnahmen der Behörden geschützt waren.
Die Klimahysterie, die sich nicht auf wissenschaftliche Erkenntnisse stützt, wird offensichtlich – nach der angeblichen Covid 19-Pandemie – als weiterer Notfall und als Instrument einer unmenschlichen und undemokratischen Kontrolle benutzt.
VITA erkennt die Natur und das Naturrecht als die Quelle des Lebens an und betrachtet den Schutz der Umwelt, der Gemeingüter und der natürlichen biologischen Vielfalt als grundlegend.
VITA unterstützt die bewusste gemeinschaftliche Bewirtschaftung der Gemeingüter durch Instrumente der direkten Demokratie, die gleichbedeutend mit sozialer Gerechtigkeit und gerechter Umverteilung der Ressourcen sind.
Indem man die Natur und die Anpassungsfähigkeit des Menschen respektiert und unterstützt, ist es möglich, die Gemeinschaft wirksam zu schützen, die zum Hüter der Gebiete, Böden, Ökosysteme und der biologischen Vielfalt wird, selbst im Falle einer Krise.
Die Ordnungskräfte haben keine Kontrolle über die tatsächliche Kriminalität in unserem Land, insbesondere in Bozen. In den letzten Jahren wurden jedoch viele Südtiroler Bürger und Steuerzahler, die ihre Würde und Menschenrechte einfordern, bei friedlichen Demonstrationen und Protestmärschen mit einem Großaufgebot von Polizeikräften konfrontiert.
VITA wendet sich gegen die Ausbeutung von Menschen, Gewalt und unkontrollierte illegale Einwanderung, die Instrumente zur Schaffung von Notlagen und sozialen Konflikten sind. Um den sozialen Frieden zugewährleisten, muss jede lokale Gemeinschaft in der Lage sein, mit den Instrumenten der direkten Demokratie bewusst über ihre eigene Zukunft zu entscheiden.
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