Oggi possiamo dirlo senza alcun dubbio: il covid è stato uno spaventoso business economico, costruito sul terrore e legalizzato con la soppressione dei diritti personali e collettivi. 

Toti? La punta dell’iceberg del business covid-19

| Davide Barillari |

La notizia che ha fatto molto scalpore recentemente è lo scandalo Toti, uno dei tanti governatori regionali corrotti che ha gonfiato i numeri dei contagi Covid per avere più finanziamenti dallo Stato e distribuire questa pioggia di soldi pubblici ai suoi amici speculatori privati.

Sappiamo già come finirà: verrà graziato, esattamente come è stato fatto prima di lui per Zingaretti, Speranza, Conte, Draghi e tanti altri politici che hanno solo “eseguito gli ordini”. La loro coscienza, nera coma la pece, verrà ripulita con un’assoluzione dai soliti giudici corrotti che rispondono solo al potere. 

Il covid, lo abbiamo sempre detto fuori e dentro le istituzioni (sono agli atti tutti i coraggiosi interventi in aula e in commissione, oltre alla sfilza di interrogazioni/mozioni/accessi agli atti di Sara Cunial e Davide Barillari), è stata una prova generale di follia collettiva pianificata, che aveva lo scopo di terrorizzare la popolazione con un’emergenza sanitaria globale per costruire le fondamenta di un nuovo modello di società mascherata da democrazia ma ancora più succube del potere tecnologico e dipendente dagli enormi interessi privati sanitari e farmaceutici.   

Oggi possiamo dirlo senza alcun dubbio: il covid è stato uno spaventoso business economico, costruito sul terrore e legalizzato con la soppressione dei diritti personali e collettivi. 

Nella storia solo durante il nazismo una parte di popolazione non poteva lavorare, frequentare l’università, uscire di casa, prendere i mezzi pubblici, entrare nei negozi a comprare cibo, senza un lasciapassare.

Ci chiediamo oggi, nel 2024, come sia potuto succedere. Come ognuno di noi abbia potuto credere a tutto quello che ci veniva detto in televisione e per quale motivo non siamo stati in grado di organizzarci ed opporci con la dovuta determinazione.

Non è stato l’obbligo a vaccinarsi come ricatto per non perdere il posto di lavoro, e nemmeno la multa per chi non metteva la mascherina per strada o in treno. La paura di morire è stata l’arma principale contro ognuno di noi, la più bieca, che hanno usato i governi contro i propri cittadini.

Non ti vaccini, ti ammali, muori. E fai morire i tuoi cari, i tuoi genitori anziani, i tuoi nonni.
Il terrorismo psicologico era degno da dittatura sanitaria. I diritti naturali e costituzionali, risultato di centinaia di anni di stato di diritto e lotte sindacali, cancellati in un soffio.

Complici i giornalisti, che hanno alimentato ogni giorno il clima di paura della popolazione con bollettini di guerra e report fasulli. Giudici e avvocati, che di fronte agli abomini giuridici dei dpcm e del greenpass, non hanno detto una parola sulla incostituzionalità delle norme emergenziali.
I medici, che hanno rinunciato al giuramento di ippocrate, non curavano i malati oppure, peggio ancora, somministravano farmaci sperimentali a soggetti a rischio, fragili, a donne in gravidanza…e hanno prescritto terapie sbagliate, evitando di esonerare chi sapevano avrebbe avuto danni gravi e permanenti.

Ma sul piano economico, i fondi sono arrivati a pioggia, a tutti.  Enormi guadagni possibili solo in una situazione di emergenza. Nessun controllo sugli affidamenti e sugli appalti, il paradiso della corruzione. Soldi pubblici per chi riusciva ad accaparrarseli. Il caso Zingaretti nel Lazio è stato il primo esempio: mascherine per milioni di euro comprate da finte società con intermediari assurdi e senza alcuna garanzia, vaccini pagati ben oltre il loro valore a case farmaceutiche che hanno ridotto al minimo i test di sicurezza e nascosto le reazioni avverse per arrivare per primi sul mercato, con prezzi decisi dalle stesse multinazionali del farmaco senza possibilità di contrattazione, grazie alla conflitto di interesse di Aifa e Oms.

Toti non ha fatto che la stessa cosa che facevano tutti: gonfiare i numeri per avere più soldi. E fare un bel tuffo in questa montagna di soldi pubblici.

Era facilissimo. Con la complicità dei tecnici corrotti della “cabina di regia”, bastava girare i soldi ad acquisti per vie preferenziali, con guadagni stratosferici, e finanziare posti letto in cliniche private che sono state letteralmente salvate dal fallimento, diventando da un giorno all’altro (con decreto regionale) centri covid, a svantaggio naturalmente degli ospedali pubblici senza mezzi e senza personale.

Sotto inchiesta dovrebbero andare:

  • Costi gonfiati di posti letto, per rimborsi alle cliniche private
  • Costo dei tamponi, gonfiati per arricchire le farmacie
  • Costo dei vaccini, gonfiati per arricchire gli azionisti e gli speculatori privati
  • Rimborsi erogati ai medici vaccinatori, che pur di fare piu’ vaccini possibili e intascare per ogni vaccino il rimborso, sono responsabili di danni irreversibili sui loro pazienti
  • Costi legati alle ambulanze private, quella giungla di finte cooperative che speculano sull’emergenza, e tramite le chiamate a spot fuori convenzione, hanno alimentato il business dei ricoverati in codice verde 
  • Sottostima delle reazioni avverse per una assoluta mancanza di farmacovigilanza (attiva e passiva) sui vaccinati covid-19

Ma finchè al governo ci saranno gli stessi partiti responsabili di aver creato e fomentato l’emergenza covid fra il 2019 e il 2022, non ci sarà alcuna possibilità di sapere la verità e avere giustizia.

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