NO alla propaganda del servizio pubblico
In innumerevoli occasioni il servizio pubblico ha fatto da megafono per la propaganda dei governi.
I media di stato hanno avuto un ruolo di fortissima influenza nella preparazione, nella propaganda e nella gestione della infodemia da Covid-19 e da marzo del 2022 stanno esercitando tutto il loro potere nella propaganda di guerra.
Sui giornali e le tv private, che appartengono a grandi gruppi finanziari chiaramente schierati, possiamo esercitare una scelta, decidendo di non acquistarli.
Come possiamo esercitare il nostro diritto ad una informazione libera ed imparziale sul servizio pubblico?
Possiamo DIRE BASTA al pagamento del Canone RAI.
Una forte presa di posizione che va contro ogni polemica e ogni strumentalizzazione.
Alla scelta legittima di moltissimi spettatori di spengere la TV, vista la completa insulsa qualità della maggior parte dei servizi imposti agli spettatori e soprattutto la nomina politica di dirigenti e giornalisti, l’apparato statale ha opposto il pagamento automatico attraverso la bolletta della luce.
Il gruppo RAI ha dichiarato 523,4 milioni di indebitamento finanziario netto nel 2021 con un -702,2 milioni di ridotti i ricavi della Rai in tredici anni (dal 2008 al 2020).
11.536 dipendenti, al primo semestre del 2021, di cui il 18 per cento giornalisti impiegati nell’organico Rai, più di duemila dipendenti, a cui si aggiungono l’11 per cento di funzionari e quadri, il 2 per cento di dirigenti, l’uno per cento di orchestrali e il 68 per cento di altro personale.
Quanto guadagna la RAI dal canone alle famiglie italiane? Difficile trovare un dato definitivo, ma le ultime cifre fornite confermano 1,761 miliardi di euro.
Il governo Meloni mantiene la linea dei precedenti esecutivi, dopo evanescenti dichiarazioni di una sua cancellazione dalle fatture dell’elettricità il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha spiegato che tali voci sono infondate.
Il Canone Rai rimarrà in bolletta anche nel 2023.
STOP al pagamento del CANONE RAI, un gruppo
COSA SERVE?
Per disdire l’abbonamento serve la Dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando questo pdf. Tutte le informazioni e i moduli sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle entrate e sul sito del gestore di energia elettrica.
Non è più prevista la disdetta dell’abbonamento richiedendo il suggellamento (la chiusura) dell’apparecchio tv.
QUANDO VA FATTA?
La dichiarazione di non detenzione (Quadro A) per avere effetto per l’intero anno deve essere presentata dal 1° luglio dell’anno precedente entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento.
La dichiarazione presentata dal 1° febbraio ed entro il 30 giugno dell’anno di riferimento ha effetto per il canone del semestre luglio-dicembre del medesimo anno.
COME INVIARLA?
La dichiarazione può essere presentata tramite:
– applicazione web disponibile sul sito di Agenzia delle Entrate
– posta elettronica certificata, purché ci sia la firma digitale all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it vi ricordiamo che potete inviare una pec SOLO da un indirizzo pec.
– Forma cartacea (raccomandata con ricevuta di ritorno) inviata all’Ufficio Canone TV – C.P.22 Torino, con la copia di un documento di riconoscimento.